Decentralized Augmented Organization (DAO): l’importanza della cultura e dei dati … a colazione!

È attribuita a Peter Drucker, importante economista e conoscitore delle organizzazioni, la frase: “La cultura si mangia la strategia a colazione”.
Detta nel passato, la frase mantiene una validità fortissima nel presente tanto più quando parliamo di dati e algoritmi nelle organizzazioni.

“La cultura si mangia la strategia a colazione”

Peter Drucker

Partiamo dalla semantica dei due termini cultura e strategia declinati in un contesto organizzativo: spesso quando si parla di concetti astratti capita di imbatterci in forti polisemie.

La cultura


Per quanto riguarda la cultura la definizione che preferisco è quella di Schein che parla dell’

“insieme coerente di assunti fondamentali che un certo gruppo ha inventato, scoperto o sviluppato mentre imparava ad affrontare i problemi … e che hanno funzionato in modo tale da essere considerati validi e quindi degni di essere insegnati ai nuovi membri come il modo corretto di percepire, pensare e sentire in relazione a tali problemi

Edgard Shein

E quando si parla di problemi si fa chiaramente riferimento a tutte le sfide di business e non che ha di fronte un’organizzazione nel suo ciclo di vita. Una definizione pragmatica e scevra di contenuti gerarchici che dà largo spazio al contributo di ogni membro dell’organizzazione stessa.

La strategia

Anche per la strategia esistono diverse definizioni anche solo limitandoci all’ambito aziendale. Quella che mi convince di più è di Johnson and Scholes e cioè

la direzione e l’obiettivo di una organizzazione a lungo termine che permette di raggiungere un certo tipo di vantaggio per l’organizzazione

Johnson and Scholes

Ad essa vorrei aggiungere il concetto di vantaggio competitivo di Porter, risultato strettamente connesso alle strategie implementate. Dalla definizione stessa si evince come la strategia abbia un connotato che vada più esplicitamente dai vertici dell’azienda verso le sue basi.

Cultura e strategia non sono in contrapposizione anzi quanto più sono allineate e quanto più si influenzano a vicenda tanto più ne giova l’intera organizzazione.

Dati & Algoritmi + Cultura & Strategia

Torniamo al mondo dei dati e algoritmi per capire l’importanza di strategia e cultura, una volta che le ho definite in maniera più chiara.

Sono assolutamente d’accordo con Drucker. La “data strategy” , cioè l’insieme delle decisioni strategiche messe in campo all’interno delle organizzazioni per facilitare la creazione di nuovo valore attraverso dati e algoritmi, è importante ma per ottenere risultati continuativi e di alto impatto la cultura del dato è sicuramente decisiva. La cultura infatti avvolge l’intera organizzazione e si diffonde in maniera più omogenea e decentralizzata senza la necessità di essere calata dall’alto. Certo in un mondo dominato dalla rapidità la strategia è più immediata e con un ritorno molto più facilmente misurabile nel breve.

Ma se valutiamo strategia e cultura in relazione alla complessità delle organizzazioni, altro attributo della modernità, la cultura è sicuramente più capace di sposarsi ad essa e anzi trarre supporto dalla complessità stessa per sedimentare. Le organizzazioni sono sempre più reti che gerarchie e in questo senso la liquidità delle cultura riesce, già nel medio periodo, ad essere superiore alla strategia nella generazione di impatto.

Decentralized Augmented Organization

Facciamo ora un salto nel futuro e vediamo perché ho parlato nel titolo di DAO giocando un poco sull’acronimo. Il concetto di DAO, organizzazione autonoma decentralizzata, è relativamente recente (2016) e legata al mondo della tecnologia blockchain. Trattasi infatti di un’organizzazione la cui attività ed il cui potere esecutivo sono ottenuti e gestiti attraverso regole codificate, potremmo chiamarli anche algoritmi, che hanno preso il nome di smart contract, protocolli informatici che automatizzano la gestione di un contratto.

Ne esistono pochissime in realtà e ritengo siano sperimentazioni in grado di fornire spunti alle organizzazioni del futuro ma non essere certamente il futuro delle organizzazioni.

E gli spunti che questo tipo di organizzazioni forniscono non sta tanto al tema dell’autonomia, molto poco umana, quanto al tema della decentralizzazione che è sempre più visibile nelle organizzazioni moderne.

In questo senso mi piace parlare di DAO mantenendo sempre il concetto di decentralizzazione ma sostituendo il termine autonoma con aumentata:

DAO come Decentralized Augmented Organization.

E per aumentata mi riferisco proprio a come dati e algoritmi riescano, in maniera sempre più rapida, ad aumentare il processo decisionale, i servizi e i prodotti di ogni organizzazione. Questa logica avviene sempre più nelle periferie delle organizzazioni dove si lavora sugli specifici servizi o prodotti e si prendono ogni giorno scelte importanti, sempre più guidate dall’analisi dei dati . E tutto avviene più attraverso una crescita culturale dell’intera organizzazione che diventa capace di sfruttare il valore dei dati piuttosto che attraverso strategie calate dall’alto.

Qualche conclusione non definitiva …

Proviamo a sintetizzare quello che ho espresso fin qui in punti:

  1. Dati & algoritmi entrano sempre di più in tutte le aree aziendali e in tutti i processi decisionali favorendone la decentralizzazione.
  2. Dati & algoritmi non sostituiscono, se non in attività routinarie, gli uomini e non prendono decisioni autonome all’interno delle organizzazioni ma ne aumentano l’efficacia in collaborazione con gli uomini stessi.
  3. Le organizzazioni hanno sempre più la forma di reti piuttosto che di strutture gerarchie e questo processo è ancora più accelerato dalla tecnologia e dai dati e dagli algoritmi.
  4. In questi nuovi scenari aziendali sempre più decentralizzati i manager, per essere efficaci, si trasformano in leader che operano più sulla dimensione culturale che su quella strategica o meglio cercano di allinearle.
  5. Assistiamo ad un paradosso di un mondo, quello dei dati & algoritmi sempre più dinamico, in cui la strategia sembra generare più valore nel breve ma che nel lungo vede prevalere la cultura.

La cultura nel mondo dei dati è però, non dimentichiamolo, qualcosa di concreto che si nutre di artefatti e strumenti. I più importanti li approfondirò in dettagli suddividendoli in ambiti:

Stay tuned …